SULL' ARGINE, A/R circa 13 km.
Alle 13 circa lasciamo l'auto lungo la via Francigena alla cascina vicino all'argine del Sesia, a Vercelli.
E' una bella giornata autunnale ma le ore di luce sono poche a causa dell'ora legale, e il bisogno di luce si fa sentire. Saliamo sull'argine e tutto diventa spettacolare, a destra, verso il Sesia e verso il sole le stoppie del riso tagliato brillano ricoperte da miliardi di finissimi fili d'argento, non so quale insetto sia responsabile di questa magia diffusa su tutte le risaie del vercellese. A sinistra altri campi di stoppie punteggiati dai grandi rotoli di paglia di riso non ancora raccolti. L'argine, alto cinque o sei metri sul piano di campagna, prosegue fino alle porte di Palestro, un balcone sulla campagna circostante, il Sesia e' a destra lontano, lo si vedrà solo alla fine. Il sole è tiepido, pochi rumori lontani, non c'è nessuno in giro, una meraviglia!
Dopo un'estate ed un'autunno decisamente siccitosi i campi sono asciutti, tre o quattro giorni di pioggia delle settimane scorse hanno lasciato ben poca traccia, pochissimi gli animali da vedere, uno scricciolo, pochi corvi lontani, due cormorani, tre o quattro aironi cinerini, qualche egretta, una coppia di fringuelli. La mancanza d'acqua ha allontanato tutti da queste lande già penalizzate dalla monocoltura. Dopo un'oretta arriviano all'altezza di una vecchia cascina cadente, e ci spiace vedere che non ci sono più anmali. Quando passammo anni fa era già evidente che era in difficoltà, ma ora è abbandonata, non ci sono più il vecchio cavallo ed i cani, uno dei quali molto bello. Quando finisce l'argine all'altezza di Palestro, c'è un ponticello di legno che supera un canale, ci fermiamo qui per uno spuntino, c'è un cartellone informativo della via Francigena, c'è anche un foglio ed una biro per le note dei pellegrini, l'ultimo appunto scritto è di due giorni fa.
Mente facciamo lo spuntino arrivano due tipi che calano dal ponte una bilancia per insidiare i grossi cavedani che gironzolano nella poca acqua chiara. Prendiamo la via del ritorno senza salire subito sull'argine, fiancheggiamo invece per un tratto il Sesia, molto bello il gioco dell'acqua che specchia il sole e gli alberi oltre la sponda lontana. Con la luce del sole che tramonta torniamo verso Vercelli.
Dall'alto dell'argine le nostre ombre si allungano sui campi sottostanti, l'ombra di chi guarda è contornata da un alone chiaro, è lo spettro di Broken.
Questa cavalcata sull'argine è semppe appagante, in ogni stagione.
L`alone chiaro intorno alla mia ombra si chiama spettro di Broken,nella foto di Barbara fatta nello stesso momento l`alone è intorno alla sua ombra. |
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