062 Dolomiti val di Fassa 5/9-08-13

5/9-08-13
Piccolo viaggio in val di Fassa, con un cane. Due i giorni memorabili: salita al rifugio Re Alberto nel gruppo del Catinaccio e, dopo un giorno di riposo, il giro del Sasso Piatto e del Sasso Lungo. Sommando i due giorni abbiamo camminato per circa 15 ore, con un po' di dislivello.
Della zona delle Dolomiti, oltre la meraviglia degli appicchi fantastici, ci ha colpiti la vegetazione che è molto diversa da quella delle nostre montagne a pari quote. Certo il terreno risente del calcare che è ovunque, e le specie vegetali sono spesso altre e diverse. Ma quel che non mi spiego è l'assenza di piante aliene, alloctone, straniere,  quelle stesse che qui da noi affliggono i boschi i prati e le rive dei torrenti. Per cui qui nelle Dolomiti è più facile tenere pulite le zone verdi, che anzi sembrano tenersi pulite da sole.
Poi naturalmente più si sale di quota e più l'ambiente si fa severo allora è la Selezione ad agire come un esperto giardiniere che sceglie le poche essenze adatte e, più ancora, delle stesse seleziona gli esemplari migliori. Guardo sui ghiaioni in quota, dove la vita è difficile, i piccoli rododendri o i pochi tipi di fiorellini, li guardo da vicino, ognuno è perfetto nelle forme e nei colori tanto da parer finto.  Non c'è da stupirsi se in tedesco il gruppo del Catinaccio si chiama Rosengarten Gruppe.



In partenza verso il rifugio Re Alberto, una funivia ci ha portati in quota poi basta seguire la valle verso sinistra, quasi sempre in mezzo a boschi fantastici fino ai rifugi Vajolet e Preuss che sono insieme. Dal rifugio Vajolet in poi c'è un'erta su sentiero un po' sconnesso che sale per tre o quattrocento metri fino al Rifugio Re Alberto, quasi a nord del Catinaccio.  


A sinistra il Catinaccio





Da destra verso sinistra si sale in questa ripida gola oltre la quale c'è il rifugio Re alberto, con il suo laghetto, ora secco.






Le fantastiche Torri del Valjolet, dai colori cangianti.






Bourbon si è comportato veramente bene sia in salita che in discesa anche nei punti difficili o dove c'erano le corde fisse,  senza paura e senza mai intralciare il mio passo.  Lo tenevo al guinzaglio perchè non spaventasse la gente...  qui si gode un po' di fresco.





In lontananza, la Marmolada



Qui comincia la seconda giornata, il giro del Sasso Piatto concatenato al giro del Sasso Lungo.




Il sentiero che gira in senso orario intorno al Saso Piatto è abbastanza "pratoso". La seconda parte, intorno al Sasso Lungo, sarà piu vicina alle pareti e con maggiori dislivelli 












In cima a questo vallone che divide il S.Piatto dal S.Lungo c'è il rifugio Vicenza.










Il rifugio Rimini, oops, pardon, il Rifugio Comici.


Il Gruppo Sella









Marmotta in vedetta



Al ritorno, mattino sul lago di Garda