15/7/12
Da San Giovanni d'Andorno, per il tracciolino, fino ad Oropa, e ritorno. Una rispettabile e bella passeggiata di 20 chilometri. Dal Santuario di San Giovanni si prosegue ancora un chilometro ed in corrispondenza di uno stretto tornante a destra c'è una grande casa il cui accesso è chiuso da una sbarra. Si può lasciare l'auto al tornante successivo dove c'è uno slargo in corrispondenza di questa "balma" della prima foto. Si torna e si passa poi davanti alla casa ed inizia il Tracciolino. E' tutto in piano fino ad Oropa non ci si può sbagliare, qualora ci siano dubbi scegliere sempre il sentiero che va in piano. E' interessante sia per i boschi, le piccole pietraie ed i ruscelli che attraversa sia per gli scorci che a tratti offre sulla parte medio alta della valle Cervo. C'è solo da stare attenti che non ci sia molta acqua attraversando il rio più grande, potrebbe essere pericoloso o difficile da superare.
Vista verso il Santuario di San Giovanni, sullo sfondo c'è Piaro ed in alto il bellissimo vallone lunare di Teggie del Campo |
Volgendo lo sguardo indietro, strutture della cava di sienite |
Oriomosso in lontananza |
Oriomosso e Rialmosso |
Genziana purpurea |
Il grande pascolo sopra Oneglie |
Qui si incontra l'ultimo tratto della GTB la grande traversata del biellese |
I pascoli alle pendici del monte cucco. Belli? mi spiace far notare che non sono più pascoli questi, tutte queste felci indicano che il pascolo è abbandonato da vari anni, e non ci sarà ritorno! |
La mandria residua pascola la parte alta delle pendici del monte Cucco dove le felci non sono ancora arrivate. |
Parimenti i gitanti approfittano di una zona senza le felci. Nessuno pensa che tra due o tre anni anche questo balcone sarà coperto dalle sgradevoli felci. Dobbiamo rivalutare l'allevamento e la pastorizia se vogliamo salvare la bellezza e la fruibilità delle nostre montagne |
Nell'ultima parte si attraversano pinete con scorci di rara bellezza. |
Al ritorno, le luci del tardo pomeriggio |
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