116- Montesinaro novembre 2011

7/11/11

Dopo giorni e giorni di pioggia forte sono salito a Montesinaro per vedere se ci fossero problemi di frane.

Abbagliato dai colori ho fatto due passi fino a Baruz mentre piovvigginava. In meno di un'ora ho scattato queste poche foto.

Mi hanno detto che in autunno il New York Time pubblica ogni giorno un trafiletto che descrive il variare dei colori delle foglie degli aceri nel New Jersey. E noi abbiamo i faggi.


Strada tra Piedicavallo e Montesinaro


Guardando la valle dalla piazzetta della chiesa

Verso il torrente Chiobbia, partendo da sotto il cimitero






Nel bosco, la cà dal Giancarlo, noi la chiamavamo così. 

I tronchi sono totalmente bagnati, succede solo dopo giorni e giorni di pioggia.


La confluenza tra Chiobbia, a sinistra, e Valdescola a destra. Dove c'è la baita a destra è 'U Spiet" lo spioncino.  A sinistra oltre l'abete c'è un grande prato, è Barüz. 

Torrente Valdescola dopo la piena


Dalla confluenza, verso Montesianro
Baruz
Baruz

Verso il guado della Chiobbia a Baruz



Le baite in cima al prato, a Baruz.





Le Crose, sullo sfondo c'è Montesinaro

La confluenza tra la Chiobbia che arriva da sinistra e la Valdescola.

Sempre Baruz

Montesinaro, visto da le Crose


La Chiobbia

Già intorno al 1961 nel buco di questo di acero c'era una colonia di formiche particolari, nere e lucide con capo, torace e addome tondeggianti. Sono cambiati diversi Papi, l'uomo è stato sulla luna, decine di guerre sono iniziate e finite, ma la colonia di formiche è ancora lì, uguale a com'era allora.



Il torrente Cervo, sotto Piedicavallo


Il ponte Pinchiolo, sotto Piedicavallo, e la confluenza del Cervo, a sinistra con la Chiobbia, a destra

1 commento:

Anonimo ha detto...

beh anche se pioveva alcuni angoli sono belli lo spesso d'autunno :)