26 dicembre 2019, S.Stefano
Partenza da casa ore 14. Verso Liguria e Ventimiglia .
Lunga coda da Masone ad Arenzano, usciamo a Finale e dormiremo a Final Borgo
in un parcheggio defilato, con altri due camper. La sera facciamo una passeggiata nel borgo
scoprendo angoli nuovi, sono sempre gradevoli i paesini liguri.
27 dicembre 2019
Mentre facciamo colazione ossevo dal finestrino, con una certa invidia, tre ragazzi che hanno parcheggiato vicino a noi e stanno preparandosi per andare ad arrampicare. Non so se sommando le loro età si arriverebbe alla mia. Zaini aperti, materiale sparso a terra, un’imbragatura, il gri-gri, il sacchetto con la magnesite, in una mano un involto con due panini nell’altra un mazzo di rinvii… che nostalgia! Dieci minuti e gli zaini sono pronti e ripartono per chissà quale falesia favolosa.
Partenza e viaggio fino a Cannes, usciamo dall'autostrada e facciamo la costa lungo il parco dell’Esterel, roccia color mattone, arriviamo a Saint Raphael, continuiamo fino a Cassis.
La costa dell'Esterel |
Cassis ha pochi spazi intorno e si fatica a trovare parcheggio, a parte la penuria di spazio appare evidente che qui i camper non sono molto considerati. E l’unico campeggio è chiuso fino ad aprile.
Troviamo un’area sosta camper in località Les Gorgettes a due km dal porto, chiediamo info all’ ufficio turistico circa il persorso che attraverso i Calanques arriva a Marsiglia. Per la cena scendiamo al porto, che è molto bello, sovrastato da un castello illuminato. Zuppa di pesce con lenticchie, un'orata e un'ottima birra. Poi due km in forte salita e siamo al camper. Buonanotte.
Il porto di Cassis con le luci di Natale |
Sabato 28 dicembre. Partiamo dal camper alle 9 circa. Dopo 3 km buoni siamo all’inizio del percorso GR98 che passando sopra i Calanques arriva fino a Marsiglia. Un sentiero a volte molto ampio a volte difficile, fino a Marsiglia sono più di 25 km. Non conviene farlo tutto in un giorno, meglio fare varie deviazioni per godersi i panorami avvicinandosi al mare e risalendo sulle scogliere. Poi a metà percorso circa si può tornare indietro o puntare a nord verso l'interno andando ad intercettare la strada che unisce Marsiglia a Cassis. I sentieri sono molti, ma è meglio non sbagliare perchè il territorio è vasto e non ci sono punti di appoggio, e neppure acqua.
Ambiente meraviglioso totalmente originale, selvaggio, si intrecciano numerosi sentieri segnati in modo minimale, con delle barrette colorate lunghe 15 cm, nonostante abbiamo una cartina abbastanza dettagliata ci si perde facilmente. Numerosi e notevoli i saliscendi sempre su sentieri sassosi di frammenti di calcare. Attraversiamo innumerevoli valloncelli tutti nudi con poca vegetazione, gli alberi più frequenti sono piccoli lecci e pini di Aleppo. Dappertutto ci sono cespugli di rosmarino. Non vediamo animali, solo pochi gabbiani. Passiamo alti sul lato est del Calanque d’en Vou. Vedo la spiaggetta e la parete dove abbiamo arrampicato nel 1979 circa, notevole. Come già allora c'è gente nella piccola spiaggia, qualcuno arrampica, altri arrivano in cajak e ripartono subito.
Foto d'archivio, alla base della parete si studia la via prima di salire la Chandelle. |
Foto del 1979: Sistemiamo le corde al termine della scalata, intorno a Ugo c'è un vuoto di 100 metri. Dopo un po' gliel'ho detto, Ma hai visto dove sei? Sì, ma qui è pulito, non c'è il rosmarino. |
Continuiamo e poi, ad un trivio, sbagliamo strada, la cartina ci consiglia male, ed anche un cartello è poco informativo, facciamo un giro a/r di un’ora circa.
Le calanque d'en Vou |
Proseguiamo lungo la GR98, Grande Randonnée 98 che unisce Marsiglia a Cannes. Entriamo un poco nell’ interno, zone desertiche valloni senza acqua, qualche antico tronco bruciato (un tempo era tutto un bosco qui), calcare grigio consumato dall'acqua, pochi arbusti, poca vita, un deserto, ma di notevole fascino. Poi di nuovo alti sulla costa fino alla Grande Chandelle, da lì un sentiero sale molto fin sopra una vetta, anzi una cresta spettacolare, poi una lunga traversata su un pianoro, ancora una vertiginosa discesa e un altro lungo traverso ci porta al Col Geneste. E’ ormai buio, aspettiamo l’ultimo bus per Cassis con il forte dubbio che sia già passato… ma siamo fortunati, Visto il buio ed il freddo l’unica alternativa sarebbe stato l’autostop. Abbiamo fatto circa la metà dei Calanques, rientrando poi nell'interno tra Marsiglia e Cassis, il resto sarà per la prossima volta.
Il sole è tramontato, fra 15 minuti arriveremo al Col Geneste (incrocio di strade nella foto), dove forse passerà il bus. Oltre la collinetta c'è Marsiglia. |
Arriviamo al camper dopo le 18, dopo 9 ore di attività di buon passo per 20-25 km e almeno 1000 metri di dislivello, su e giù.
Domenica
29 dicembre. Partiamo verso Marsiglia, lasciamo il camper nel piccolo
campeggio, poi un bus e due Metro ci portano al Vecchio Porto. C’è la grande ruota
panoramica e la pensilina a specchio, spettacolari banchi di pesce fresco,
mercatino locale. Poi visitiamo il Mucem (Museo delle civiltà dell'Europa e del Mediterraneo, deludente, ma forse eravamo di fretta...), il vecchio forte ex prigione, la
cattedrale enorme Sainte Marie Majeure, un quartiere pieno di murales, poi
torniamo al porto. Puntiamo al traghetto per l'isola d'If, dove vorremmo
visitare la prigione di Edmond Dantes, ma in questi giorni non c’è il servizio.
Risaliamo la via principale, la Canebière, era il quartiere dove si lavorava la
canapa, poi torniamo al tramonto al metro al bus e al camper. Marsiglia è davvero
grande e spettacolare, incredibile il miscuglio di razze, la bellezza dei volti di
alcune ragazze. i pochi bianchi sono turisti, i locali sono dei melanges
incredibili. Merita una seconda visita, oggi abbiamo evitato i musei perché
stanchi della giornata intensa di ieri, si possono affittare bici o monopattini
elettrici per muoversi agevolmente nella città.
Banchi del pesce nel porto Vecchio |
Vecchio Porto, la tettoia specchio e la grande ruota panoramica. |
Il Vecchio Porto |
Cathédrale Sainte-Marie-Majeure |
Spettacolare banco del pesce in rue la CanebièreLunedì 30 dicembre. A pochi minuti dal campeggio c’è la Citè Radieuse di Le Corbusier (Laboratorio per un nuovo "sistema abitativo" il primo e più completo esempio di palazzo-città, il movimento architettonico si chiama Brutalismo!) passiamo a visitarla, un palazzo di 18 piani di cemento armato a vista con + di 300 appartamenti e molti servizi come una città. Monumento nazionale e sito dell’ UNESCO. Costruita nel 1952, ha la mia età.Unité d'Habitation, Le CorbusierPartiamo poi per Tolone sperando di vedere la città e poi con traghetto visitare l’isola Porquerolles, ma l’area camper è lontana dalla città, decisamente i camper non sono graditi in tutta la costa. Ripartiamo verso le Fort Fondue, proprio davanti a Porquerolles, ma a quest’ora non ci sono più traghetti. Facciamo due passi e percorriamo la bellissima costa fino a Cap Esterel, bel tramonto. Cerchiamo un campeggio, sono tanti in zona, ma tutti chiusi. Dormiamo con altri camper lungo una larga strada abbastanza sperduta.La Tour FondueLa costa verso Cap de l'Esterel |
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