Francia e Spagna agosto 2017

Agosto 2017
 
Un viaggio intenso.
Intenso in tanti modi diversi, tanti km, tante persone in poco spazio, tanti obiettivi pensati, tanti raggiunti, tanti momenti belli, tanti momenti in cui ci siamo sentiti partecipi della creazione del mondo, immersi nell'ere geologiche, visto le prime praterie di felci, i primi pesci, gli anfibi, i rettili, lo sviluppo e la scomparsa dei dinosauri, l'invenzione straordinaria delle piume, la nascita degli uccelli, dei mammiferi, gli animali estinti e poi l'uomo e la sua straordinaria evoluzione che ora in meno di un secolo ha sconvolto il clima del pianeta.
Tanti i momenti in cui di ognuno di questi argomenti ci è parso di capirci qualcosa, ne abbiamo gioito profondamente, e ci è dispiaciuto di non avere il tempo per approfondire, per memorizzare, per gioirne ancora.


L'argomento di fondo che ci eravamo prefissati per questo viaggio era ampio ed ambizioso: le grotte, i dinosauri, la preistoria. Quindi i musei, i reperti fossili, le tracce dei nostri predecessori, animali e uomini, tutto quanto parlasse di creazione del mondo, orogenesi, vita primordiale, tracce, fossili, ominidi, preistoria. E nostro malgrado abbiamo incontrato anche pagine tristi e dimenticate di storia recente.

Ma con simili obiettivi in mente dove si va?  Si va nel sud della Francia, si risalgono i Pirenei passando in Spagna e su fino alla costa atlantica, e ritorno. Tutti territori di calcare e arenaria dove sono registrate le tracce delle ere geologiche, dove ci sono migliaia di grotte, un centinaio  di siti archeologici con fossili di dinosauri, tracce e reperti di ominidi, neanderthal e sapiens.

A guidarci in questi sconfinati campi del sapere avevamo Roberto, detto Dinamite per un suo vizietto giovanile con gli esplosivi, un Homo sapiens sapiens che onora di certo il nome della nostra sottospecie.

E viaggiando siamo passati anche da grandi città dove, scartando i quartieri nuovi perchè da quando ci sono gli architetti con la laurea l'edilizia è diventata una piaga, scartando spesso il centro storico, diventato una boutique scintillante, ci sono bellissime chiese, cattedrali, castelli e palazzi che testimoniano la grandezza della nostra civiltà dei secoli passati.  Città dove ci sono musei che raccontano come un lungo film la storia della terra, della vita e della sua lunghissima e poliedrica evoluzione che ancora continua. E ancora musei che raccontano l'ultimo periodo dove compaiono i manufatti dell'uomo moderno e dell'Arte, un altro panorama sconfinato.

Mi scuso con voi pochi lettori.. Non ho ancora completato le descrizioni... 


Siamo, di passaggio,  a Saintes Maries de la Mere

Visitiamo Carcassonne città fortificata medievale con torri e doppia cinta muraria, info: wiki

Visita a Rennes-le-Chateau, il paese del mistero dei tesori del parroco Saunière, info : wiki

Bellissimi i dintorni, siamo nell' Aude






Nell'ampia valle ci sono diverse torri come questa, sono antichi mulini a vento

Uno straordinario museo dei dinosauri nel piccolo paese Espèraza, info:  qui  Molto istruttiva anche la prima parte con reperti delle prime forme di vita animale, questo è un Trilobita, specie antichissima estinta.



Calco del primo ritrovamento di un dinosauro alato


Molte piante del Cretaceo, il periodo che si chiude con la scomparsa dei grandi sauri, esistono tutt'ora


Altezza di circa tre metri

Uova di dinosauro, grossi come una piccola damigiana


Uno scheltro quasi completo di questo animaletto è stato ritrovato nelle campagne qui intorno a Espèraza. E' difficile, guardando le colline intorno, immaginarle rigogliose di vegetazione e abitate da chissà quanti di questi giganti, eppure nel Cretaceo c'erano.

Ripartiamo verso Ussat les Bains dove c'è una grotta molto importante, ma strada facendo deviamo per visitare il castello di Montsegur, costruito per la difesa dei Catari, eretici medievali, vedi info : wiki

Il borgo sotto al castello


Il castello è in posizione elevatissima che permette una vista sconfinata sui dintorni. Purtroppo ora rimangono solo pochi muri.

Salendo sul sentiero verso il castello, l'occhio analitico e instancabile di Roberto ha immediatamente riconosciuto tra mille sassi questo che è una stalagmite. Qui su un sentiero a cielo aperto praticamente in cresta c'è una stalagmite che siamo soliti trovare in fondo alle grotte. E' indubbio che quel sasso si sia formato nel profondo di una grotta. Questo ci dà l'idea di che rivoluzioni abbiano squassato queste montagne, un'idea di quanto sia cosa grandiosa l'orogenesi delle catene montuose.  N.B. Sempre l'occhio instancabile di cui sopra, lungo il sentiero dove passano migliaia di visitatori ogni anno, ha trovato anche una punta di freccia medievale. 

Un Grifone

A Ussat les Bains c'è una delle più grandi grotte francesi, la Grotte de Lombrives, piena di storia geologica e non..  Leggete qui: 

"E' stato l'ultimo rifugio per più di 500 Catari dopo la caduta di Montségur, che qui hanno trovato la morte in circostanze terribili, per mano della chiesa di Roma.

Le sale rocciose mostrano una sorprendente moltitudine di formazioni calcaree, stalattiti e stalagmiti. Misteriosi simboli ed iscrizioni di tutti i secoli ricoprono le loro pareti. Vi si trova, grandioso cuore della caverna, la “cattedrale dei Catari “. Nel 1244, dopo la caduta di Montségur, la grotta di Lombrives diventò il soggiorno di un vescovo cataro, Amiel Aicard. Questo “cataro perfetto” in effetti, aveva ricevuto l’ordine di lasciare la fortezza assediata nella notte della sua resa nel 1244 e di trasportare a Lombrives il “tesoro sacro dei Catari”.
La parte superiore della grotta vide il lento trapasso dei 510 Catari murati vivi nel 1238 sull’ordine di Jacques Fournier, inquisitore."
Info: wiki

 


Un piccolo lago in fondo alla grotta

Visita notturna, la bella chiesa di Olloron, notevole cittadina in Nuova Aquitania



Ritorno al camper, splendido il torrente, il ponte, il cielo con luna e nuvole, a Olloron

Verso Jaca

A Jaca c'è questa Cittadella militare fatta nel 1595, perfettamente conservata e visitabile. E' molto simile alla nostra Cittadella di Alessandria



Un branco di cervi vive nel fossato che circonda la Cittadella


Bellissima la Cattedrale di Jaca, info : wiki


Ripartiamo verso san Juan de la Peña, monastero dell'anno mille, è il più antico monastero della regione aragonese ed è tradizionalmente considerato la culla del regno d'Aragona.

Il monastero Nuevo, prima di essere ricostruito

come è ora, forse troppo Nuevo...

Il Monastero di san Juan de la Pena, è sotto una enorme falesia di conglomerato! info : wiki


 Nelle ultime ore di viaggio Roberto ed io continuiamo ad ammirare lontane spettacolari falesie e strati geologici. Cerchiamo di ricostruire i movimenti e le pieghe della crosta terrestre che hanno prodotto questi strati. Finalmente in un punto panoramico un grande pannello spiega la grandiosa orogenesi e giustifica anche il nostro torcicollo..



Un paese abbandonato


 Chiesa di San Saturnino, a Pamplona, molto interessante, la visitiamo un po' di corsa perchè sono le 9 di sera, siamo appena arrivati, pioviggina e dobbiamo trovare dove mangiare.


 E questo è il Cafè Iruna, famoso perchè frequentato da Emingway a Pamplona

 E lui è ancora lì, appoggiato al vecchio bancone, che ci aspetta per parlare della pesca alla trota o dell'ultima stagione di corride.

Ancora oggi il Cafè è frequentato da bella gente.

La Cattedrale di Pamplona, info: wiki

  Pamplona è molto interessante, il ricchissimo museo della Navarra ci impegna fino alla chiusura...

Questa è la Selce, una pietra incredibile, che ha accompagnato per millenni lo sviluppo dell'uomo


Museo della Navarra, a Pamplona, info : wiki



Per le vie di Pamplona. Secondo Emingway a Pamplona ci sono i tori da combattimento più grandi di tutta la Spagna


Santa Maria de Eunate, gioiello solitario, info : wiki

Chiesa a Puente la Reina

Puente la Reina, il meraviglioso ponte millenario, info : wiki

Siamo a Estella, altra cittadina notevole, sul cammino di Santiago, info : wiki

La chiesa di San Pedro de la Rua

 Santa Maria de La Redonda, a Logrono, info : wiki

  C'è anche una Crocifissione, di Michelangelo Buonarroti, 1540.


Le statue sono di alabastro

Da Logrono ci spostiamo a Burgos, dove visitiamo il centro e il Museo della Evoluzione Umana, interessantissimo. Purtoppo arriviamo tardi e abbiamo poco tempo. Inoltre la cena nel ristorante di Logrono era accompagnata da un vino tinto formidabile e ho dimenticato lì la fotocamera. Per cui del Museo di Burgos ho poche foto.


Grandiosa veramente la cattedrale di Burgos, veramente grande e ricchissima, tipica spagnola. Ma la cosa che più mi ha emozionato è stato vedere questo enorme blocco di conglomerato, un gioiello multicolore da decine di tonnellate forgiato in più riprese nelle profondità della crosta terrestre. Trasportato fin qui con enorme sforzo e lucidato alla perfezione, in attesa delle finte spoglie di qualche effimero mortale. 

Ripartiamo poi  verso Santander,

Visitiamo Ona, oltre al Monastero di san Sebastian c'è un interessante museo della raccolta della Resina, una sostanza straordinaria ora soppiantata dai prodotti chimici.



Intanto, viaggiando, siamo sempre circondati dai bellissimi ambienti della Spagna

Presso un valico di montagna, al confine tra due regioni,  c'è una piccola mandria al pascolo che contrasta con la selva di pale eoliche in lontananza


  Sempre sul valico, su una piccola altura erbosa a duecento metri dalla strada,  c'è questa strana piramide.

E' un mausoleo, ci pare strano che non sia segnalato da nessun cartello, entriamo, ci  sono centinaia di piccoli loculi ora vuoti che contenevano i resti dei soldati italiani morti in questa zona. La grande M che contorna la porta è in onore di Mussolini. Ai tempi della guerra civile spagnola il nostro Duce inviò molti soldati in aiuto alle forze di destra spagole. Molti furono i caduti, questo mausoleo è stato eretto, forse dal generalissimo Francisco Franco, a memoria dei caduti italiani e come ringraziamento a Mussolini. Ora è volutamente dimenticato. Io non sapevo nulla di tutto questo, ma Roberto ma ne ha parlato.  Info :  guerra_di_Spagna

Tramonto spettacolare dal campeggio vicino ad Altamira

Immagini delle stupefacenti pitture della grotta di Altamira. L'emozione che si prova a vedere queste riproduzioni delle pitture trovate nella vicina grotta è inenarrabile. La folla di visitatori, persone di tutte le età, è muta e attenta, sembra che tutti stiano cercando di assorbire le immagini per farle entrare nel loro essere. Credo che con queste pitture, qui, sia nata l'Arte.


Picasso, ci scommetto, non esiterebbe un attimo ad apporre la sua firma. El toro, stadio zero.

I luoghi delle grotte con pitture preistoriche


L'intera grotta, troppo delicate le pitture, è stata riprodotta tale e quale a beneficio dei moltissimi visitatori, inoltre c'è un piccolo museo sull'evoluzione umana


La lavorazione della selce, l'evoluzione della tecnica si misura in centimetri di filo tagliente ricavati da un kg di selce.

Utensili fatti di corno di cervo, anche qui la lavorazione è difficile e richiede specializzazione.


Santillana del Mar, bellissimo paese medievale, info: wiki







 
Arriviamo al mare
La costa e le spiagge vicino a Pelloz Quintana, su questa costa meravigliosa si rischia di passare da un paese all'altro senza vedere questi posti stupendi, ben poco segnalati.
La marea ogni poche ora cambia profondamente l'aspetto di queste spiagge. Sugli scogli scoperti dalla bassa marea scopiamo un tipo di ostriche particolari, naturalmente Roberto ne conosce nome cognome opere e miracoli


Percorriamo con un po' di avventura le alte scogliere



Scena di caccia, al mattino. Mangiamo in una piccola locanda, ottima cucina.



Pensavo di aver scoperto un nuovo tipo di rospo, ma gli esperti mi assicurano che è un normale rospo Bufo bufo, in età giovanile.
Questo vitelli hanno una strana attaccatura della coda
Poco più in là ecco da chi hannno preso..
Visitiamo Llanes e la famosa baia di Poo, la costa è sempre meravigliosa.

A Llanes, bella cittadina, camminiamo a lungo, Roberto ed io siamo come sempre alla ricerca di fossili. Qui nel lastricato della città ci sono molte nummuliti, ora estinte. Un tempo questii fossili erano usati anche  come moneta, il nome lo dice : nummulus= moneta. Sono dei foraminiferi, animali unicellulari straordinariamente grandi.



Abbandoniamo la costa per andare in montagna
Ed eccoci all'inizio di una bella avventura nel bel mezzo della catena dei Picos de Europa, un gruppo montano degno delle nostre Dolomiti. La sera prima abbiamo campeggiato a Las Arenas, piovvigginava. Al mattino risaliamo la valle fin dove si può con il camper, poi un bus di servizio turistico ci porta per altri due chilometri fino a Cain. Da qui inizia il sentiero, trecento metri di salita poi una lunga lenta discesa.

Anticamente era stato costruito un canale per portare l'acqua da una valle all'altra. Un canale di circa dieci chilometri che attraversa una zona di gole vertiginose assolutamente selvagge. Poi la strada di servizio per il canale è stata un po' modificata ed oggi è un percorso spettacolare. E' comunque un'escursione impegnativa ma davvero straordinaria.
Credo sia uno Stiaccino, stressato da vento
Visto dove passa il sentiero? In tutto il tragitto non c'è nessun riparo e la caduta giù dal sentiero in ogni punto sarebbe fatale. Personalmente mi inquieta un po' quando si incrociano altre persone...


Le formazioni rocciose sono spettacolari, il calcare dove cola acqua è striato di un nero profondo.


Qualche raro tratto è anche a sbalzo, solo qui c'è una ringhiera. Verso le cime degli altissimi appicchi che ci sovrastano volteggiano molti grifoni.
E qui c'è la più grande meraviglia, di fronte a noi sull'altro lato della gola c'è una grotta con molte stalattiti e stalagmiti. Tagliata a metà dal crollo delle pareti è rimasta esposta all'aria e alla vista!


Fa caldo e abbiamo poco da bere, ma siamo quasi arrivati alla fine, ecco che ricompare il canale con l'acqua, ma è irraggiungibile, protetto da alti muri.


Arrivati al termine, un piccolissimo paesino di montagna con qualche punto ristoro, sorge un problema per il ritorno, siamo stanchi e accaldati, c'è un servizio di bus, ma ci sono pochi posti. Qualcuno di noi ha problemi ai piedi o di stanchezza, e a fatica troviamo tre posti. Io quindi mi rifarò, molto volentieri devo dire, i dieci chilometri del ritorno. I due pullman partono, faranno un giro di forse cento chilometri per tornare nell'altra valle dove abbiamo il camper. Io giro un quarto d'ora nel paesino per trovare una cocacola, poi mi taglio un bastone e riparto. Purtroppo finisce la pila della fotocamera, è un vero peccato perchè con le luci calde e cangianti della sera il calcare delle spettacolari guglie che mi sovrastano assume colori meravigliosi. Per tutto il tragitto sono quasi da solo, compaiono però alcune capre selvatiche che brucano in posti impossibili i radi cespugli, nel fresco dell'imbrunire. Arrivo al camper dopo circa tre ore e insieme a me arriva anche il bus con i miei tre compagni, stanchi più di me per un viaggio non stop di tre ore, con poca acqua e nullo cibo. 
Anche per la giornata caldissima siamo sfiniti, per fortuna Barbara con la sua solita resistenza guida il camper fino alla costa, nei pressi di Poo.

Chiesa de Nuestra Senora de los Dolores, a Barro.


Oggi ci concediamo lunghe camminate sulla costa ...

Inizia il ritorno, passiamo di nuovo il confine e siamo in Francia, il brutto tempo ci vieta come già all'andata il percorso nelle montagne con il trenino dell' Artouste.
Ci fermiamo a Pau vicino alla stazione, per salire in centro c'è questa antica e curiosa funicolare che risparmia sui binari..
Visitiamo la città, il castello e la cattedrale sono chiusi
Nel parco si svolge una grandiosa festa locale, piove ma la musicà è trascinante e tutti ballano senza farci caso.


Visitiamo ancora un piccolo interessante museo ad Aurignac. I reperti di questa zona hanno dato il nome al periodo detto
Aurignaziano che indica una cultura paleolitica che si diffuse in Europa, e in piccola parte anche nel sud-ovest asiatico, tra 47.000 e 35.000 anni fa.
La grotta di Aurignac. 


Poi il lungo ritorno fino a casa chiude questi pochi ma intensissimi giorni di viaggio. Ma l'attraversamento della Francia ci riempirà ancora gli occhi di paesaggi stupendi, e avremo tempo per capire che è molto difficile mettere ordine nei ricordi recenti. Ancora un grazie a Barbara che con la sua determinazione unita alla conoscenza dei luoghi ci ha guidati  in questo breve e intenso viaggio.