082 Arona - Orta 30/12/12

30/12/12

Questa è la prima tappa del Cammino di San Carlo, un percorso devozionale che va da Arona a Viverone, dove si ricongiunge con la via Francigena che proviene dalla Valle d'Aosta. Ispirati dal bel libro (Il Cammino di San Carlo) di Franco Grosso.

Giornata gelida, la luce oggi è sempre scorbutica e intrattabile. 


Il Colosso di San Carlo, ad Arona

 Il lago Maggiore o Verbano,  dalla chiesa vicina al "San Carlone"

La camera dove nacque il Cardinale Borromeo, ricostruita nella chiesa.


Questo è un allevamento nomade misto di pecore e vacche, vivono all'aperto tutto l'anno. Me l'avevano detto che questa forma di nomadismo si sta diffondendo, ma è la prima volta che ne vedo un esempio.



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E questo cos'è mai?  è la corda della campana che scende dal campanile fin dentro la chiesa.
 



 La via Crucis che sale al Monte Mesma

Chiesa nel Grazioso paesino di Legro

Villa Crespi, a Orta

083 Zimone-Viverone A/R 28/12/12

 28/12/12

E' l'ultimo tratto del Cammino di San Carlo (Arona-Viverone) , piacevole anche d'inverno per il buon clima. Un tratto nel bosco può creare qualche problema, ma nel dubbio scegliere la destra. Ci ha ispirati l'ottimo libro Il Cammino di San Carlo di Franco Grosso.



Chiesa a Viverone

La discesa verso il lago di Viverona


 

084 Burcina 26/12/12

26/12/12

Magica Burcina, si cammina, si respira, ma è bene guardarsi intorno per non perdere gli scorci che si susseguono.






Torre Martini





Il Monviso



089 Oropa-Camino 21/10/12

21/10/12

Approfittiamo della  bellissima e calda giornata per salire da Oropa al Camino. Partiamo dalla stazione della funivie e salendo dalla Pissa arriviamo al Savoia, poi su verso il Camino; sono pur sempre 1140 metri di dislivello distribuiti su un percorso abbastanza lungo. Ci metteremo poco meno di tre ore, torneremo poi appena in tempo per l'ultima funivia. Luci e colori sono quelli autunnali, ma autunnali di montagna, con le foglie e alcune erbe che diventano color ruggine, come non succede in pianura. L'aria è pulita e nelle brevi distanze il sole basso aumenta i contrasti di luce.




Salendo verso la Pissa

Il pilone nuovo e quello vecchio della funuvia, in basso la Chiesa Nuova


L'arrivo della funivia  e il Savoia, la strada che segue il tracciato della pista Busancano


Il pian Ceva con il suo ometto, sullo sfondo il Mucrone

Il lontananza il Monte Rosa


Sguardo verso la valle Cervo, in alto a sinistra le selle di Rosazza, in basso a sinistra del torrente Pregnetta c'è il piccolo gruppo di baite di Desate, più avanti l'abitato di Rosazza.



La Rosa dei Venti con le direzioni delle principali montagne visibili dalla vetta del Camino







Questi piccoli stagni, ormai prossimi ad essere coperti dal ghiaccio e dalla neve invernale, sono stati l'incubatrice, nei mesi estivi, di migliaia e migliaia di insetti, anfibi e chissà quante altre forme di vita.  Ecco perchè si spera di trovare acqua su Marte, o altrove.

Dall ristorante Nocca, vista verso la Galleria Rosazza.